Tutti i farmaci sono caratterizzati dalla presenza di ioni positivi e negativi. E’ questa la scoperta che sta alla base della ionoforesi. Attraverso questa terapia è infatti diventato possibile introdurre farmaci a livello locale, sfruttando la corrente elettrica.
Uno degli ostacoli principali legati alla somministrazione di farmaci per la cura delle patologie consiste nella loro modalità di introduzione all’interno dell’organismo, che deve avvenire garantendo una valida azione terapeutica e, allo stesso tempo, contenendo il più possibile gli eventuali effetti collaterali o i danni a carico di altri organi.
Grazie alla ionoforesi, che utilizza una corrente continua in circolo da un elettrodo all’altro, il farmaco viene veicolato direttamente nella zona che ha bisogno di essere trattata, senza soffermarsi su altri organi non interessati (come stomaco, fegato e reni).
In particolare, sulla cute viene applicato un elettrodo conduttore di polarità identica a quella dei suoi ioni, e ad una certa distanza, un secondo elettrodo di polarità opposta. Questo sistema permette di far penetrare facilmente, attraverso la cute, qualsiasi soluzione medicinale.
La ionoforesi è una tecnica elettroterapica che sfrutta la corrente continua per introdurre medicamenti nella zona di dolore o di contrattura.
Il farmaco utilizzato può avere polarità negativa o positiva e, sulla base di questa indicazione, viene posto sul catodo o sull’anodo dell’elettromedicale, posizionando l’elettrodo tramite l’interposizione di una spugnetta, evitando il contatto diretto con la cute.
Attraverso la corrente erogata, il medicamento viene veicolato da un polo all’altro attraversando così la sede affetta da patologia e rilasciando lo specifico principio attivo che agirà con sue caratteristiche fisico-chimiche.
Farmaci con polarità negativa: diclofenac sodico, piroxicam, acetilsalicilato di lisina, ketoprofene, indometacina, acido etilendiaminico-tetracetico (EDTA).
Farmaci con polarità positiva: cloruro di calcio, novocaina, nitrato d’argento, adrenalina.
La ionoforesi è una metodica che usa la corrente galvanica per trasformare in ioni le sostanze medicamentose in soluzione tra la cute e l’elettrodo. Superando la barriera della cute, tali ioni si depositano negli strati sottostanti avendo localmente un accumulo di sostanze medicamentose.
Le azioni terapeutiche sono:
La ionoforesi è utile quindi nei dolori di origine infiammatoria e post-traumatica, nelle artrosi, nelle artriti, nei reumatismi, nelle contratture muscolari, nelle reazioni aderenziali, nella cellulite, negli ematomi non recenti e negli edemi chirurgici.